Quando vidi Miçsma la prima volta, era un fagottino moccoloso che tentava con tutte le sue forze di piccola pantera di addentare l'orecchio di un povero alano. Quando mi vide arrivare, col naso bruciacchiato da un piccolo incidente con una stufa a legna, mi corse incontro e infilò i suoi artiglietti nel mio polpaccio. La guardai, mi guardò, ci guardammo... e mi sorpresi che ogni volta che adottavo un nuovo peloso provavo quell'amore folle, quella consapevolezza che sarebbe stato mio, ed io sua... La presi tra le braccia... era così piccola ed arruffata che avevo paura di romperla... ma lei gridò il suo disappunto a gran voce e mi graffiò una guancia... "Mettimi giù sciocca, voglio giocare, non stare in braccio!".
Appena arrivammo a casa, la piccola peste perlata decise che il nostro bassotto maschio era la sua nuova mamma... Si attaccava alle sue poppe con tutta la forza che aveva e tirava, tirava... per poi protestare come un'aquila quando si rendeva conto che il latte non sarebbe mai uscito. Era una furia, quella micina, una peste bubbonica, il terrore di tutti i nostri animali e i nostri soprammobili. Distrusse tutte le tende, decapitò i miei cavalli in ceramica, fece i suoi bisogni in ogni angolo, armadio, scatolone e tavolo che trovò... Era impossibile non amarla...
Quando la chiamavi, lei correva, tenendo la coda come una virgola e arruffando tutto quel pelo meraviglioso da leoncino... Viziarla era solo un piacere... sapeva come farsi benvolere e perdonare per tutto quello che combinava!
E poi faceva di quelle espressioni così buffe... la chiamavamo la Musona... o la Pazzerella... Tra i nostri 20 gatti cercavamo di non fare preferenze, ma con lei era impossibile... era speciale, e questo lo avevo capito già guardandola dondolare sull'orecchio di quel grosso cane il giorno che ero andata a conoscerla...
Poi arrivarono le due piccole abruzzesi... dovevano essere in stallo, solo per pochi giorni... ma Miçsma le prese sotto le sue ali, ne fece le sue sorelline minori e diventarono talmente inseparabili dal primo istante che decidemmo di tenerle, di farle crescere insieme... le due piccole e il nostro angioletto peloso...
Quasi non ci rendevamo conto di quanto stesse crescendo... ci sembrava sempre quella topina spennata, ma ormai aveva un anno ed era diventata una gattona a forma di pandoro che, data la sua ciccia abbondante, si muoveva con la flemma di un giaguaro morto...
Quel giorno entrai in taverna per farle una foto... Mi sembrava strana, ma non capivo cosa avesse. Il suo pelo era un po' unto, opaco, ma pensai che fosse per il cambio di stagione. Ma lessi qualcosa nei suoi occhi, qualcosa che, col senno di poi, capii che era una richiesta di aiuto, un dolore inspiegabile che in quel momento non ero riuscita ad interpretare.
"Come sei diventata brutta Mishi" le dissi facendole una breve carezza. Ero in terribile ritardo ed ignorai la sua richiesta di coccole, non mi sedetti con lei sul divano, non la presi in braccio nè le diedi un bacio. Rientrai che era notte fonda, dormivano tutti, mi misi a letto e mi addormentai subito.
La mattina dopo svolsi le faccende domestiche senza chiedermi come mai non era tra i piedi... Pensai che stesse ancora dormendo, o che fosse fuori a giocare.
Solo quando presi i croccantini e non la vidi arrivare iniziai a preoccuparmi. Che stesse male, che fosse ferita? La chiamai, e fu così strano non vedere quella massa informe di pelo corrermi incontro...
Andai in taverna, lì dove l'avevo salutata distrattamente il giorno prima. Ma Miçsma non c'era più. Solo il suo corpo, ormai senza vita, giaceva su quel pavimento che tante volte ci aveva visto giocare e farci le coccole. Miçsma era già sul Ponte dell'Arcobaleno, nel giro di poche ore una malattia bastarda di nome FIP l'aveva strappata alla vita... così... lasciandomi solo quella foto di un'espressione che quel maledetto giorno non avevo saputo capire...
Avevo fretta... sapevo che c'era qualcosa che non andava, ma non ho dato abbastanza importanza alla mia bambina. Oggi lei non c'è più. Oggi non posso più spazzolarla, nè sgridarla, nè sputacchiarle il pancino, nè giocare con lei. Non posso sentire il suo miagolio, le sue fusa, il contatto del suo pelo sul divano davanti a un film... La sua dolcezza, il suo essere così infinitamente speciale... unica... sempre... Non ho potuto nemmeno dirle addio...
Per questo voglio dirvi, non privatevi MAI di tutti gli istanti che potete vivere con loro. Anche se avete fretta, se siete stanchi, nervosi, impegnati, datela quella carezza in più, quel bacio, quel biscotto, quella parola dolce... perchè un giorno, quando i vostri pelosi non ci saranno più, potreste pentirvi e farvi sensi di colpa infiniti come sta succedendo, ancora oggi a me...
Fatelo per voi stessi, per loro, per Miçsma... fatelo sempre...
Mishi... perdonami... oggi tu vivi in me, dentro di me, nei miei ricordi... oggi siamo una cosa sola... Non ti dimenticherò mai angelo mio...
La tua mamma.
Diva & Dashuri
Sempre nei nostri cuori. "Vi amiamo topastri".
Kaos Kalmo
Tutti dicevano che eri un "animale inutile" e che salvarti era stato stupido. Eri anche abbastanza bricconcella quando cercavi di mordermi e mi soffiavi come un gatto!
Ma io ti ho voluto davvero bene e mi dispiace tantissimo di non averti salvata.
Di sicuro sul Ponte c'è un posto caldo anche per te.
Danke
Piccola puzzola... sei stata sfortunata nella tua vita... abbandonata piccolissima da persone senza cuore sotto la pioggia... eri minuscola quando ti abbiamo trovata... e piangevi come un bambino!! E poi la tua morte così assurda ed improvvisa... ancora non ci crediamo!!! Ciao piccina, almeno sappiamo che nel tuo anno di vita ti abbiamo dato tutto l'amore possibile!
Libertad
Libertad l'abbiamo salvata dal terremoto in Abruzzo con un pancione pronto a scoppiare... Abbiamo tentato il tutto e per tutto per salvarla, ma soffriva di una gravissima insufficienza renale e purtroppo è morta pochi giorni dopo il parto assieme ai suoi cucciolini. Noi non i dimenticheremo mai di lei!
Sam
Ci ha lasciati Sam, e un grande vuoto ora occupa la sua cuccia. Corri vecchione, ora che puoi
Sissi
Ciao amore della mamma...non ti dimenticherò mai...
Chiara
BUON VIAGGIO GIOTTO !
Avete mai avuto un colpo di fulmine?? Io l’ho avuto per lui il mio Giotto..è stato amore a prima vista. Lui era solo un cucciolo di neanche due mesi, io una ragazza di 23 anni con una passione per i cani, è bastato uno sguardo, uno solo e siamo diventati una cosa sola per dieci anni, finché una brutto male, improvviso un embolo, me lo ha portato via… l’amore della mia vita mi ha lasciata, il 2 marzo 2013…
E ora??? Ora sono semplicemente disperata e persa e non passa giorno, ora e minuto che non senta la sua mancanza. Non esistono parole giuste per descrivere la sua mancanza nel mio cuore…ti amo e ti amerò sempre mio Giotto. Eva.
Se volete lasciare un pensiero al vostro amore che non c'è più, su su fino al Ponte dell'Arcobaleno, mandate una mail con foto e frase o storia a MichaMysterio@hotmail.it